Azioni innovative finalizzate al coinvolgimento e la partecipazione degli adolescenti

Il Comune di Napoli ha avviato nel corso degli ultimi quattro anni una importante e significativa sperimentazione relativa alle azioni per la valorizzazione e partecipazione degli adolescenti ai sensi della Deliberazione di G.C. 381 del 11/06/2015, con la quale sono state approvate, al fine di potenziare l'offerta socio-educativa e attivare processi partecipati di costruzioni di idee e iniziative che coinvolgano attivamente le giovani generazioni, le "Linee di indirizzo per la realizzazione di azioni sperimentali per il coinvolgimento e la partecipazione degli adolescenti".
A partire da tali indirizzi, a seguito di Avviso pubblico di co-progettazione sono stati selezionati Enti del terzo settore cui affidare la realizzazione delle azioni definite in sede di co-progettazione, in modo tale da avviare progressivamente la sperimentazione in tutte le Municipalità cittadine, tenendo conto degli obiettivi stabiliti e delle specificità di ciascun territorio. A seguito di questo lavoro di sperimentazione, ad oggi sono attivi 5 progetti sperimentali sulla Municipalità 1-2-3-5-9, che si collocano a diversi stadi di avanzamento e di realizzazione, in considerazione del diverso tempo di avvio e delle modalità specifiche di realizzazione ed è stato indetto avviso pubblico al fine di attivare tali progetti sulle Municipalità cittadine 4-6-7-8-10.
I progetti realizzati e in corso di realizzazione hanno permesso di mettere in campo diverse azioni molto interessanti di coinvolgimento e protagonismo degli adolescenti ma hanno anche consentito di raccogliere un significativo materiale di riflessione sull’ adolescenza intesa come una lunga transizione alla condizione adulta, uno spazio-tempo critico di passaggio nel quale si attua la costruzione del sé e delle relazioni interpersonali, mediante lo sviluppo della capacità riflessiva che possono consentirgli di elaborare il lutto per la separazione, di costruire la nuova immagine di sé mentale e corporeo e di attuare una sintesi di sé socialmente adeguata.
D’altro canto i giovani vogliono partecipare, si interessano del mondo propongono progetti e idee, vogliono interloquire con le Istituzioni, si impegnano per promuovere i valori in cui credono e scelgono di assumersi anche responsabilità di gestione di spazi e gruppi di lavoro.

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  • Tracce di Sanità. Visita guidata e rappresentazione teatrale

    2023
    ***Momento delle prove***Le attività educative proposte dal laboratorio “Tracce di Sanità” hanno come punto di arrivo la costruzione e la messa in scena di una visita guidata nel rione Sanità attraverso sketch teatrali. Il percorso è significativo perché risponde alle esigenze, rilevate dagli operatori, di valorizzare e potenziare il rapporto tra i partecipanti e il territorio di appartenenza. I destinatari sono giovani italiani e stranieri, di età compresa fra i 12 e i 19 anni. L’obiettivo specifico è creare un prodotto finale che valorizzi e diffonda l’importanza di alcuni luoghi del rione. Più in generale, l’attività favorisce la formazione di una coscienza civica, artistica e culturale; inoltre, grazie a momenti di aggregazione, migliora lo sviluppo dei rapporti interpersonali e la comunicazione fra pari e fortifica le abilità relazionali e sociali in un momento di crescita. Gli incontri si tengono una volta a settimana e si intensificano in vista dello spettacolo. Sono coinvolti in questa attività un educatore del progetto, un esperto teatrale e una guida turistica. I primi appuntamenti si caratterizzano per le attività di icebreaking e gli esercizi per l’accrescimento della consapevolezza. Nelle fasi seguenti i partecipanti si dedicano alla lettura, riscrittura e interpretazione di un testo teatrale, associata ad attività di ricerca e studio del patrimonio storico-artistico del territorio. Successivamente i partecipanti sono accompagnati nella scelta e ricerca di materiali, costumi e oggetti di scena. Nella serata conclusiva il pubblico, composto da amici, famiglie, addetti ai lavori e membri di altre associazioni, assistono al prodotto finale. Gli incontri iniziali si svolgono in ambienti raccolti all’interno del Complesso, senza accesso al pubblico, in modo da favorire la concentrazione e lo studio. Successivamente, i partecipanti interagiscono costantemente con i luoghi che sono oggetto della visita teatralizzata conclusiva: il chiostro, la Basilica e la cripta del Complesso di S. Maria della Sanità. Scegliere questi spazi è un modo efficace per consentire ai partecipanti di relazionarsi al luogo e di consolidare il loro rapporto con la storia.
  • Aggregazione informale. Incontri liberi tra ragazzi

    2023
    ***Ping pong spontaneo***L’aggregazione informale è un’azione educativa che fornisce agli adolescenti la possibilità d’incontrarsi per attività informali e destrutturate. Risponde all’esigenza di socializzazione tra pari ed è significativa in quanto contribuisce a rendere più̀ solidi i legami relazionali in un’ottica di inclusione e coesione, a responsabilizzare i partecipanti chiamati a gestire un luogo in maniera autonoma. I destinatari sono ragazze e ragazzi italiani e stranieri (14-18 anni) abitanti nella III Municipalità di Napoli. Gli obiettivi specifici sono: sperimentare modi sani e positivi di stare insieme; realizzare spazi di ascolto; curare relazioni di gruppo; diminuire l’esposizione ad attività ai margini della legalità; favorire un maggiore senso di appartenenza. Gli adolescenti si riuniscono a cadenza settimanale o bisettimanale. Usufruiscono dello spazio a loro disposizione, potendo utilizzare materiali e dispositivi. Si dedicano all’ascolto condiviso di musica, visione di film, scambio di idee e pensieri su varie tematiche, giochi da tavolo e qualche attività manuale. Si occupano, ad esempio, di ideare e costruire oggetti e giochi da utilizzare nelle attività. Le metodologie adottate dagli educatori che seguono il percorso sono la peer education e il cooperative learning che mettono il singolo e il gruppo al centro dell’attività, stimolando responsabilità personale, interdipendenza positiva, rapporto face to face, riflessione e valutazione. Questi momenti privilegiati di osservazione consentono agli educatori di sperimentare attività innovative, stimolando risorse quali la collaborazione, il problem solving, la riflessione, e di salvaguardare la struttura informale del gruppo e delle molteplici individualità che vi convergono. Gli incontri si svolgono nelle sedi di progetto e sul territorio cittadino come, ad esempio, il Parco Viviani, i giardinetti di Piazza Cavour e il Parco S. Gennaro.
  • Per fare una piazza. Esperienze di cittadinanza attiva

    2023
    ***Locandina***L’attività riguarda l'esperienza di cittadinanza attiva realizzata in una piazza del quartiere, nello specifico si tratta della decorazione delle panchine presenti in piazza e del percorso di preparazione della stessa. Si configura come un intervento educativo ed è significativo perché rientra nel percorso svolto durante l’anno, che pone al centro la sensibilizzazione rispetto ai temi della cittadinanza e della scoperta del quartiere. La possibilità di contribuire a un lavoro collettivo e di utilità pubblica può avere una ricaduta positiva sul rafforzamento del senso di appartenenza al gruppo e di auto-efficacia dei singoli. L'apertura al territorio, inoltre, permette ai partecipanti di parlare di sé come gruppo all'esterno del Centro, attraverso azioni socialmente apprezzate, favorendo un positivo potenziamento dell'identità del gruppo stesso. Coinvolge 14 adolescenti, con età fra i 14 e i 18 anni, che frequentano il Centro in momenti e laboratori diversi. Ha l’obiettivo di promuoverne il protagonismo e il senso di responsabilità attraverso il coinvolgimento nelle diverse fasi di realizzazione. Mira, inoltre, a potenziare competenze ed abilità di ciascuno e ad attivare le risorse del gruppo. L’attività si struttura in tre incontri di preparazione e due di realizzazione in piazza, organizzati da tre operatori. Negli incontri preliminari l'educatrice utilizza una tecnica ispirata al metodo del Caviardage: i partecipanti lavorano su un testo e, attraverso motivi decorativi e la riflessione su parole chiave, ne ricavano la “poesia nascosta” e scelgono insieme le parti da “intrecciare”, ricomporre e riportare sulle panchine. Questa tecnica offre l’opportunità di individuare le parole rispondenti al proprio sentire per dare forma alla poesia. La condivisione di gruppo aiuta i partecipanti a raccontare il processo meta-cognitivo che hanno messo in atto durante la scelta delle parole, esprimendo motivazioni ed emozioni che li hanno guidati a farlo. La decorazione delle panchine è affidata ai ragazzi che si sono alternati negli incontri preparatori. Lo strumento utilizzato in questa fase è il cerchio, sia per la condivisione delle regole per agire sull'arredo e lo spazio urbano sia come momento finale di condivisione dell'esperienza vissuta. Il primo incontro è pubblicizzato sui social e aperto alla cittadinanza ed è proposto come azione di animazione, poiché i partecipanti del laboratorio di teatro mettono in atto azioni che coinvolgono tutti i presenti. Il secondo incontro è finalizzato al completamento del lavoro con attività di sensibilizzazione nei confronti dei passanti. Le attività preliminari si svolgono in sede. La scelta di un luogo al chiuso assicura la concentrazione e l'utilizzo di materiali e strumenti in uno spazio comodo per tutti. Le attività di pulizia e decorazione si svolgono in una piazza del quartiere, Largo Francesco Celebrano, che necessita di interventi di riqualificazione.
  • Il gruppo a Ravenna. L'esperienza del viaggio

    2023
    ***Il gruppo nel Palazzo Malagola***L’attività riguarda il viaggio di tre giorni a Ravenna. Fulcro dell'esperienza è la partecipazione all'opera in fieri “Don Chisciotte ad ardere” di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, direttori artistici del Teatro delle Albe. È un intervento educativo significativo per diversi motivi. Innanzitutto si pone in continuità con le pratiche del laboratorio sperimentato nel corso del 2022-23, che ha coinvolto gli adolescenti nell’esplorazione del mondo del teatro e della riscrittura drammaturgica attraverso un lavoro definito corale, nel senso di espressione della collettività, dei desideri e delle idee dei singoli che si intrecciano a quelle del gruppo. Inoltre, la scelta di coinvolgere sia coloro che frequentano il laboratorio specifico sia chi segue altre attività del Centro rende l’intervento rilevante poiché offre come ricaduta positiva la possibilità di rafforzare l’appartenenza comune, di sperimentare il gruppo di pari come palestra di rapporti e luogo per provare capacità e insicurezze e, al contempo, di potenziare l'identità individuale. Infine, l’esperienza fuori dal proprio contesto, favorisce l'acquisizione di strumenti di autoaffermazione, emancipazione e autonomia da parte degli adolescenti. Vi partecipano 11 adolescenti dai 14 ai 18 anni. L’obiettivo è dare l'opportunità di vivere un’esperienza di socializzazione con forte spessore educativo e culturale. Il gruppo è accompagnato nel viaggio da due educatori e dall’esperto che ha condotto il laboratorio teatrale durante l’anno. Quest'ultimo, formatosi alla scuola di Martinelli, porta avanti la pratica pedagogica e teatrale della “non scuola”, metodologia che intende avvicinare gli adolescenti alle arti performative attraverso la possibilità di imparare facendo. Le attività del viaggio prevedono momenti ricreativi, laboratoriali/esperenziali e culturali. Prima della partenza si svolge un incontro di condivisione delle regole, del programma e delle proposte. A Ravenna il gruppo conosce la struttura dell'opera e gli spazi di allestimento, è protagonista nella costruzione dello spettacolo inserendosi nelle parti corali ed interpretative. Ciascuno mette in campo competenze tecniche e capacità relazionali, di collaborazione interna al gruppo e con altri adulti e giovani non conosciuti e coinvolti nel lavoro. Lo spettacolo è un viaggio onirico itinerante: attraverso immagini evocative i partecipanti sono indotti a fare esperienza, interpretare, riflettere sull’umanità e sul rapporto tra sogno e realtà. L’intera opera ha un forte impatto emotivo e un intento pedagogico e trasformativo per tutte le persone coinvolte. Le attività si svolgono nel Palazzo Malagola, scuola e centro internazionale di studi sulla voce. Il gruppo visita, inoltre, il Museo delle Arti e i monumenti UNESCO simbolo dell'arte del mosaico.
  • Il Pe(E)r corso verso il futuro. Laboratorio d’arte e murales

    2023
    ***Il Pe(e)rcorso verso il futuro***
Murales sviluppato nel progetto Peer Education CenterL’attività riguarda un percorso, nell’ambito del progetto Peer Education Center, sviluppato all’interno del laboratorio d’arte e murales. Tale percorso è orientato alla realizzazione di un murales sull’idea del Progetto che, operatori e partecipanti, propongono al territorio. L’attività è significativa perché mostra la percezione da parte degli adolescenti delle azioni intraprese nel progetto e il significato di peer education. Destinatari sono 20 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni della VIII municipalità del Comune di Napoli. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: la valutazione attraverso l’arte del percorso progettuale e lo sviluppo del tema della peer education; l’utilizzo della capacità espressiva e della rappresentazione delle idee; il potenziamento del lavoro in team. L'attività si sviluppa attraverso 12 incontri della durata di due ore ciascuno. Nel corso dei primi incontri, i ragazzi sono supportati dall’educatore e dall’esperta di arte attraverso un confronto in gruppo che mira a sviluppare graficamente l’idea che è alla base del progetto. Negli incontri successivi, ogni partecipante prepara una bozza della propria idea e le proposte di tutti sono unite in un prodotto unitario. Nelle fasi finali, attraverso la proiezione su muro della bozza, si inizia il vero e proprio lavoro di pittura sotto la direzione dell’artista Trisha Palma. Le metodologie utilizzate sono: il circle time per il confronto di gruppo; la peer education, attraverso la quale è possibile la condivisione delle esperienze comuni; modalità di manifestazione dell’espressività attraverso la didattica laboratoriale. Il laboratorio si sviluppa presso la sede del laboratorio d'arte.
  • Destinazione Terra: viaggio tra gli spazi. Laboratorio artistico per il Carnevale sociale Rione Sanità

    2023
    In occasione del XIV Carnevale sociale del Rione Sanità si svolge un laboratorio artistico. Il tema del carnevale è lo spazio, inteso come "luogo" educativo e territorio” vissuto" dalla cittadinanza. Il laboratorio riflette su questo tema e prevede la realizzazione di un’installazione; un’opera composta da numerosi pianeti in cartapesta appesi, con un sistema di fili, da collocare nella piazza principale del Rione. Ciò serve ad accogliere i gruppi nel finale di parata, in un contorno di danza, musica con numerosi partecipanti. L’installazione, pensata e realizzata dagli utenti, persegue l’ottica di renderli sempre più protagonisti di ciò che accade nel loro territorio. In tal senso il laboratorio è pensato come un percorso educativo di promozione di cittadinanza attiva. Ciò è molto significativo in quanto i ragazzi sono più consapevoli degli spazi cittadini a loro disposizione, imparando a rispettare un luogo da loro curato e vissuto. L’attività si rivolge principalmente agli adolescenti (13-19 anni). Partecipano ragazzi provenienti dai 5 centri partner del progetto. Beneficiari indiretti dell'attività sono anche bambini della fascia 7-12 anni che contribuiscono a produrre l'opera sotto la supervisione degli adolescenti. L'attività ha la finalità di coinvolgere i destinatari nel percorso di preparazione al Carnevale stimolando, al contempo, creatività, conoscenza di differenti tecniche artistiche, manualità, problem solving, collaborazione e aggregazione sociale. Il percorso si svolge con appuntamenti cadenzati due volte a settimana per 1 mese. Gli incontri sono condotti da una esperta scenografa, figura utile alla realizzazione dell'installazione. L’attività è così articolata: brain storming progettuale su quanto può essere realizzato in base alla richiesta pervenuta; acquisto materiale; divisione in piccoli gruppi per realizzare più pianeti di cartapesta contemporaneamente; pittura degli stessi con smalti acrilici; trasporto dei manufatti presso il luogo da allestire; allestimento opera; disallestimento alla fine dell’evento. Le metodologie utilizzate sono molteplici: learning by doing, lavoro di gruppo, peer education. Tali metodologie sono scelte in quanto "imparare facendo" è molto efficace per il lavoro manuale e artistico, "lavorare insieme" è uno dei precetti del progetto, "affiancare i più piccoli" è emersa come necessità a lavoro già iniziato. Il luogo di svolgimento dell’attività è il Centro Altra Casa, mentre l’installazione è collocata in Piazza Sanità.
  • Le ali della libertà. Laboratorio sui diritti

    2022
    Nell’ambito del progetto “Peer Education Center” è realizzato un lavoro sulla promozione della Convenzione dei diritti dell'infanzia e adolescenza dell’Onu, attraverso attività di gruppo finalizzate alla realizzazione di un quadro sui diritti. L'opera realizzata alla fine di un percorso educativo riunisce il lavoro dei singoli ragazzi e la loro percezione dei diritti per poi unificarla in un’esperienza partecipata, lavorando sulla partecipazione attiva e sulla peer education. Tale attività è significativa perché promuove la conoscenza dei diritti da parte dei ragazzi e risponde al bisogno di confrontarsi e imparare a lavorare in gruppo integrando le esperienze di ogni singolo adolescente. Destinatari sono 15 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni della VIII municipalità del comune di Napoli. Gli obiettivi specifici sono i seguenti: la valutazione della reale percezione del tema dei diritti da parte dei giovani del territorio; lo sviluppo della capacità espressiva e della rappresentazione delle idee; la promozione della partecipazione attiva su un tema scelto e il lavoro in team. L'attività si sviluppa attraverso 9 incontri della durata di 2 ore ciascuno. Nel corso del primo incontro, ai partecipanti è proposta la visione del film "Spicchio", girato sul territorio dell'area nord di Napoli da Arciragazzi e incentrato sul lavoro minorile e i diritti dei minori, e il confronto sui temi proposti. Negli incontri successivi, dopo la lettura condivisa della Convenzione, ragazze e ragazzi sono accompagnati da un’esperta di arte per la progettazione e la rappresentazione di un lavoro personale, che prevede la realizzazione di un'opera grafica per ciascun partecipante, mentre l’educatore svolge una funzione di facilitatore. Attraverso il circle time si conduce un confronto di gruppo per raccogliere gli elementi significativi da tematizzare in un’unica rappresentazione grafica, un quadro realizzato con esperti esterni che lavorano quotidianamente sul tema dei diritti. Le metodologie utilizzate sono: il circle time per il confronto di gruppo; la peer education, attraverso la condivisione delle esperienze comuni dei ragazzi per lavorare sulla capacità di confronto e di espressione dei singoli e saper rappresentare un lavoro riconosciuto dal gruppo; la partecipazione attiva (riprendendo la scala della partecipazione di Hart). Il laboratorio si sviluppa presso la sede del laboratorio d'arte.
  • A che serve.... Laboratorio di Rap

    2020
    ***Chiara e la musica***Nell’ambito del laboratorio RAP gli adolescenti sono coinvolti nella scrittura di un brano rap collettivo, successivamente inciso in studio di registrazione. L’attività è uno strumento utile per favorire processi collaborativi, promuovere la capacità di lavorare in gruppo giungendo a scelte condivise. Si rivela significativa per gli adolescenti che, in una fase di definizione identitaria, apprendono a valorizzare le inclinazioni di ciascuno, riconoscendo ognuno come parte attiva del progetto. Attraverso la scrittura collettiva, gli adolescenti esercitano l’ascolto, l’adattabilità, la condivisione delle idee e il problem solving. L’attività coinvolge circa 30 adolescenti dai 13 ai 19 anni della municipalità IX del Comune di Napoli. Aderiscono al progetto adolescenti maggiormente strutturati che seguono percorsi scolastici con regolarità e, al contempo, giovani che hanno abbandonato o interrotto i percorsi scolastici. Obiettivo specifico è la realizzazione di esperienze trasformative in grado di produrre significativi cambiamenti nella vita dei ragazzi per accompagnarli nel processo di “transitabilità. Inoltre, attraverso l'attività si punta ad alimentare l'autoefficacia, fornendo agli adolescenti la fiducia che l’impegno possa produrre risultati efficaci. Questo percorso rappresenta un'opportunità per poter condividere una passione con i pari e apprendere competenze musicali. Non di rado la speranza è anche quella di trasformare la propria passione in un impiego che porti anche al successo personale. Su quest'ultimo aspetto è quindi fondamentale il lavoro dell'educatore che affianca l'esperto, al fine di ritrovare con l'utenza il senso del percorso, riportando l'attenzione sugli apprendimenti più che sulla ricerca di successo. Gli incontri hanno luogo due volte a settimana per 12 mesi. Al fine di favorire la partecipazione attiva degli adolescenti, sono coinvolti nella conduzione dei laboratori due giovani e noti rapper e un facilitatore. La facilitazione, in quanto strumento che permette ai gruppi di far emergere le proprie conoscenze, dichiarate e implicite, è un valido aiuto nei percorsi artistici di creazione. Durante i primi incontri gli adolescenti sono spronati nell’individuazione di un tema condiviso e nella scelta dei ruoli da ricoprire, valorizzando le inclinazioni e le abilità di ciascuno. Nei successivi incontri gli adolescenti lavorano in gruppo occupandosi di: scrittura testo, composizione traccia musicale, registrazione e mixaggio. L’attività è svolta all’interno dello studio di registrazione del centro giovanile TURMED, in uno spazio ad uso esclusivo dell’attività. La scelta di uno spazio ad esclusivo nasce come risposta alla necessità degli adolescenti di un luogo fisico da vivere come proprio e di cui sentirsi responsabili.
  • Tornando a casa. Laboratorio di scrittura e rappresentazione teatrale

    2022
    ***Locandina***L’attività descritta riguarda la scrittura di un testo realizzata all'interno del laboratorio di teatro. È significativa perché risponde al bisogno del gruppo di raccontarsi nel periodo della pandemia. Ha valenza educativa in quanto può essere considerata uno strumento preventivo di disagio emotivo. Coinvolge 15 adolescenti dai 14 ai 18 anni. Gli obiettivi riguardano la dimensione individuale e quella di gruppo: il lavoro sul sé favorisce il superamento di difficoltà legate all’insicurezza e aumenta la consapevolezza rispetto alle proprie capacità e potenzialità. Il confronto all’interno del gruppo rafforza l’ascolto e l’empatia e consolida relazioni positive tra pari e con gli adulti. Gli incontri di due ore si svolgono una volta a settimana. I professionisti coinvolti sono un educatore e un esperto di teatro. Nelle fasi iniziali del percorso, i partecipanti scelgono il ritorno come tema sul quale lavorare per la struttura narrativa del copione: la scelta deriva dalle riflessioni rispetto ai vissuti di isolamento sociale legati alla pandemia. Il ritorno a cui fanno riferimento è inteso come ritorno a spazi fisici (e non solo virtuali) di relazione e verso luoghi familiari (la scuola, di incontro). Nelle fasi successive, oltre alla scrittura, è preparata la messa in scena del testo. Le metodologie educative scelte valorizzano la cooperazione: all’interno del circle time i ragazzi si confrontano in un clima favorevole e in uno spazio privo di giudizio, in cui sono esplicite le regole condivise e nel quale si favorisce l’assunzione di responsabilità e la valorizzazione delle differenze e delle risorse di ciascuno; il brainstorming permette la circolazione creativa di idee ed offre ai partecipanti la spinta ad ottimizzarle e contaminarle così da produrne di nuove e condivise, elemento essenziale per la scrittura di gruppo; infine, l’utilizzo del peer tutoring potenzia abilità individuali, scambio attivo di esperienze e agisce sull’autostima. Si utilizzano poi giochi di ruolo e tecniche teatrali per l’uso di voce, corpo e spazio. Il percorso si svolge nella sede dell’ente, in uno spazio adeguato alle attività. Lo spettacolo finale si realizza nel teatro dell’Istituto S. A. La Palma, una struttura che accoglie persone senza dimora. La scelta del teatro si basa sull’idea educativa di offrire ai ragazzi la possibilità di sperimentare un utilizzo sociale dell’esperienza teatrale.
  • La Città dei Ragazzi