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Attività di gruppo con i genitori e genitori/figli

  • Nel nome delle donne. Percorso contro la violenza di genere

    Centro diurno Progetto Oasi2022
    “Nel nome delle Donne” è un percorso contro la violenza di genere, composto da diverse attività che coniugano letture, musiche, danza e teatro. Un percorso articolato di testimonianza che unisce donne napoletane e donne ucraine con un unico filo conduttore: la donna, la madre, la pace. Le donne ucraine sono state coinvolte all’interno dell’attività laboratoriali raccontando le loro testimonianze di vita e permettendo loro di integrarsi nella cultura napoletana. Questa attività è risultata significativa in quanto attraverso il confronto tra la donna/mamma italiana e la donna ucraina siamo riusciti ad affrontare argomenti importanti che riguardano il contrasto della violenza di genere. L’attività è rivolta a nove donne, cresciute nel Centro, e alle loro bambine e ai loro bambini attualmente partecipanti alle attività del Centro. La finalità del progetto è dare voce al contrasto della violenza di genere attraverso la conoscenza delle forme con cui si può manifestare (non solo fisica, ma anche psicologica, economica, culturale e lavorativa) e fornire una rappresentazione dell’importanza del ruolo delle donne nella società. Per l’intero mese di Marzo le donne/mamme sono coinvolte in attività laboratoriali (all’interno del centro) che comprendevano: - momenti di lettura condivisa e di confronto attraverso la tecnica del circle-time; - laboratori musicali e di danza, nei quali sviluppare un confronto tra la cultura musicale napoletana e quella ucraina; - laboratorio di teatro, attraverso il quale le donne interpretavano monologhi che tematizzano il contrasto alla violenza di genere. Nel corso degli incontri, tutti i partecipanti, con il sostegno dell’educatore, selezionano poesie, monologhi e testi di vario tipo da mettere in scena in una rappresentazione all’interno del teatro del Centro diurno.
  • Polo on the road-Un petalo per essere gentili. Iniziativa territoriale di confronto tra famiglie

    ***Il grande fiore della gentilezza***
    “Un Petalo per essere Gentili” è un’iniziativa aperta al territorio, per promuovere la conoscenza tra famiglie e sensibilizzare al tema della gentilezza, intesa non come capacità innata ma come competenza che i “datori di cura” insegnano a riconoscere e stimolano a sviluppare nel contesto familiare, per avere una relazione positiva con sé e gli altri. L’obiettivo è sollecitare i partecipanti a sperimentare come un approccio gentile all’altro contribuisca a generare un’atmosfera in cui, genitori e figli all’interno della famiglia, e i cittadini, all’interno di un contesto sociale più allargato, possano sperimentare cosa significa stare vicini, sentirsi accolti, anche quando non si è d’accordo e/o si manifestano degli elementi di differenza. L’iniziativa coinvolge circa 20 famiglie, preferibilmente con figli tra i 5 e i 12 anni, e promuove la socializzazione e la valorizzazione di uno stile comunicativo intrafamiliare positivo tra grandi e piccini, basato sulla generosità e disponibilità riconoscendo la responsabilità che gli adulti di riferimento hanno, nel fungere da esempio verso i più piccoli, anche attraverso gesti semplici. L’attività inizia con la lettura drammatizzata della storia “Il barattolo” tratto dal libro “Le sei storie della gentilezza”, cui segue l’attività creativa con la costruzione del proprio fiore e la trasformazione dei petali in parole gentili. La condivisione delle parole gentili consente di arricchire il grande fiore profumato di gentilezza da esporre poi nella sede del Polo, così che ciascuna famiglia che abbia accesso alla struttura possa godere della bellezza e contribuire ad arricchire il fiore di nuovi petali e nuove parole. Le metodologie e gli strumenti individuati, stimolano i partecipanti a riflettere su come le parole gentili possono essere comunicate all’altro e sollecitano genitori e figli presenti a scambiarsi esperienze relative all’uso di tali parole in famiglia. L’evento della durata di quattro ore è condotto da due educatori e si svolge presso il Parco cittadino “Mascagna” in via G.B. Ruoppolo lato via Angelica Kauffmann, un giardino pubblico di quartiere in cui bambini e famiglie si ritrovano soprattutto durante il weekend. Luogo adatto per implementare la conoscenza del servizio del Polo e offrire alle famiglie la possibilità di sperimentare luoghi pensati e dedicati ai bambini per giocare e stare insieme.
  • Essere genitori: il segreto del figlio. Un incontro di confronto per genitori e figli della IV Municipalità

    ***Primo gruppo***
Primo momento di accoglienza delle mamme attraverso la tecnica autobiografica del nome.
    L’attività si colloca nell’ambito delle iniziative di confronto per le famiglie del territorio nonché per i nuclei già accompagnati dal Polo territoriale, questo perché dal lavoro costante con le famiglie afferenti al servizio si sono evidenziate delle criticità ricorrenti come, ad esempio, la scarsa comprensione delle problematiche legate alla crescita dei ragazzi. Molti genitori riportano di provare, nelle fasi di crescita dei ragazzi, un forte senso di inadeguatezza che può essere causa di dolore, non solo per loro ma soprattutto nei figli. Il fine è quello di promuovere i temi della genitorialità e delle buone relazioni familiari. L’evento nasce per sensibilizzare al miglioramento della comunicazione e dell’ascolto genitori/ figli al fine di aiutare i genitori a saper cogliere elementi indicatori di situazioni di disagio/malessere emotivo-relazionale e comportamentale. Obiettivo generale è sostenere i genitori nella fase di crescita dei figli, fornendo strumenti utili per riflettere sulle modalità educative agite e migliorare gli stili comunicativi e relazionali del proprio nucleo familiare. L’incontro, della durata di tre ore, si rivolge a 12 nuclei del territorio della IV municipalità. Si realizza mediante l’utilizzo della ludo-pedagogia, metodologia basata sulla partecipazione fondata sul gioco per facilitare la comunicazione e lo scambio di esperienze, vissuti e ruoli. L’attività prevede il coinvolgimento di uno psicologo e due educatori del Polo, uno dei quali esperto in ludo-pedagogia. Le tematiche da affrontare sono simbolicamente rappresentate nel “viaggio” vissuto dalle famiglie. Nella fase iniziale, genitori e figli sono divisi in due gruppi per riflettere sulla propria identità, attraverso il gioco “La mano delle risorse”. I genitori ritagliano su un cartoncino la sagoma della propria mano destra e indicano su ogni dito un limite o una risorsa della propria famiglia: questo serve a porre l’attenzione sugli aspetti positivi e le risorse nel proprio nucleo familiare. Allo stesso modo, ai figli che si trovano in un altro spazio viene chiesto di fare lo stesso sulla sagoma della mano sinistra. Successivamente genitori e figli insieme assistono alla proiezione di alcune scene di film (come Scialla, Caterina va in città, Genitori quasi perfetti) che affrontano il rapporto genitori-figli per aprire uno spazio di riflessione condivisa. Nella parte conclusiva si procede al gioco “Le mani che si uniscono”: genitori e figli uniscono le mani realizzate in precedenza per confrontare le varie risposte e porre l’attenzione sugli elementi positivi del loro legame e sul viaggio che si trovano ad affrontare come famiglia. L’incontro si tiene presso la sede del Polo territoriale per le famiglie.
  • A tu per tu. Percorso di gruppo sulle emozioni per i genitori.

    Polo territoriale per le Famiglie Municipalità 72022
    L’attività prevede un percorso di gruppo rivolto ai genitori, già seguiti dal servizio, per i quali sono attive azioni di accompagnamento familiare e di educativa domiciliare. L’idea nasce dal bisogno di ciascun genitore, emerso nel corso dell’accompagnamento, di soffermarsi sui vissuti emotivi personali e sui nodi critici nella relazione familiare, con il coniuge o con i figli. Il gruppo attiva forme narrative e supportive delle relazioni familiari proprio grazie alla condivisione delle storie. I destinatari sono nove genitori, che prendono già parte ai percorsi su indicati. L’obiettivo specifico è il miglioramento delle competenze relazionali e comunicative, attraverso il riconoscimento delle proprie emozioni e dei propri agiti, la gestione delle emozioni con l’altro, la narrazione dei vissuti e la condivisione con gli altri genitori per individuare strategie per affrontare gli eventuali conflitti. L’attività intende inoltre sensibilizzare il gruppo sull’importanza dello scambio tra famiglie come strumento di aiuto informale e di sviluppo di solidarietà orizzontale. La modalità di svolgimento degli incontri prevede il seguente format: introduzione, attivazione in gruppo sulla tematica dell’incontro, discussione e chiusura. Ogni incontro ha per oggetto una specifica tematica o reazione emotiva, quali ad esempio la sorpresa, il disgusto, la colpa, la vergogna, e specifiche modalità di esplorazione come il brainstorming, il cooperative learning, il circle time o l’ascolto attivo, attraverso le quali il gruppo può apprendere nuove modalità relazionali e spunti risolutivi di conflitti con i figli. Gli incontri sono condotti da una psicologa e da un educatore per favorire, tramite il gioco relazionale, la narrazione di vissuti emotivi critici e l’elaborazione congiunta. Il percorso è svolto nella sede operativa del servizio, riconosciuta come spazio di incontro per famiglie.
  • Dal seme alla fioritura. Percorso riflessivo sulla crescita per genitori e figli

    Polo territoriale per le Famiglie Municipalità 52022
    Dal seme alla fioritura. Percorso riflessivo sulla crescita per genitori e figli L’attività si colloca nell’ambito dei percorsi di accompagnamento familiare e propone una serie di incontri di gruppo per genitori e figli per confrontarsi su alcuni temi relativi al processo di crescita, inteso come “fioritura” e trasformazione, soffermandosi sul prendersi cura dell’altro e sull’autonomia. La rilevanza di questi incontri deriva dalla considerazione del bisogno di un ulteriore spazio di riflessione sul tema della crescita, rilevato dagli operatori nei nuclei familiari, già seguiti dal servizio e coinvolti in percorsi di accompagnamento con i dispositivi di educativa domiciliare e incontri presso il Polo. Tale percorso si rivolge a tre nuclei familiari con figli di età compresa tra i cinque e i dieci anni. Il fine è sollecitare un atteggiamento educativo orientato a porre attenzione nel far “germogliare” le potenzialità di bambine e bambini. L’attività è, inoltre, finalizzata a creare uno spazio significativo nel rapporto genitori-figli, stimolando la riflessione sullo sviluppo delle competenze e potenziando al contempo il processo di cura dell’adulto e del bambino a partire dalle attività esperienziali proposte. L'attività si svolge nell'arco di quattro incontri a cadenza quindicinale. Ciascun incontro è portato avanti da uno psicologo e un educatore. I temi affrontati nel percorso sono i seguenti: nascita e attesa; unicità e risorse personali; aspettative e desideri; separazione e individuazione. Durante gli incontri, nella fase iniziale, lo psicologo introduce ai genitori la tematica con riferimenti al ciclo di vita della famiglia, stimolando la partecipazione e il confronto attraverso il circle time e lo storytelling su esperienze quotidiane e personali. L’educatore, parallelamente, accoglie i bambini, anch’essi in circle time, e li introduce alle attività manuali che successivamente sono sperimentate anche con i genitori. In una seconda fase, infatti, genitori e figli insieme si cimentano nei diversi momenti relativi alla coltivazione di una pianta: preparare il terreno; realizzare il collage per creare il vaso dove piantare il seme; curare l’attività manipolativa per seguire il germoglio in crescita, fino alla fase finale in cui ciascuno porta con sé il frutto del proprio lavoro. Gli incontri sono organizzati nell’ambiente del Polo dedicato alle attività creative.
  • Emozioni in fiaba. Letture in gruppo per genitori e figli

    Polo territoriale per le Famiglie Municipalità 22019
    Invito da parte del conduttore ad accomodarsi (i bambini in genere si mettono sul tappeto, mentre gli adulti preferiscono accomodarsi sulle sedie)L'attività si colloca nell’area dell’accompagnamento alla genitorialità in ottica di promozione sensibilizzazione e prevenzione a bassa soglia. Consiste in incontri di gruppo con la presenza di figli e genitori, durante i quali si leggono fiabe su temi che riguardano il ciclo di vita di bambine e bambini (crescita, separazione, dolore, perdita, diversità, rapporti in famiglia e nel gruppo dei pari) e le emozioni (paure, invidia, gelosia, felicità). È un’attività significativa poiché garantisce a bambini e genitori la possibilità di condividere uno spazio e un tempo dedicato, durante il quale i primi possono esprimere le proprie emozioni e i secondi possono far percepire ai figli la propria vicinanza emotiva. Si rivolge a famiglie con minori tra gli otto e i dieci anni di età. Per favorire una maggiore partecipazione e diffusione dell’iniziativa, l’attività è promossa presso le scuole primarie della Municipalità 2, attraverso incontri tra coordinatore ed insegnanti o tramite la presentazione dell’iniziativa durante gli incontri scuola-famiglia. La realizzazione del gruppo prevede la partecipazione attiva dei genitori e laddove disponibili di insegnanti interessati. Gli obiettivi delle attività riguardano l’approfondimento della conoscenza delle emozioni dei bambini, lo sviluppo di una maggiore propensione al confronto tra pari e l’avvicinamento tra genitori e figli attraverso lo strumento della lettura. L’attività è articolata attraverso quattro incontri con cadenza settimanale, della durata di due ore. La lettura delle fiabe avviene in un setting rilassato e informale, la presenza di bambini e adulti di rifermento consente di attivare un processo di ascolto attivo, interiore, rispetto ai propri sentimenti (attraverso tematiche affettive proiettate su personaggi del mondo animale, del mondo magico) e a quelli di tutti i presenti (attraverso le riflessioni, i disegni e la restituzione finale). Conducono il gruppo una psicologa e due educatrici. L’attività si svolge nella sala gruppi del Polo per le famiglie, uno spazio accogliente, gioioso e arredato con tappeti e cuscini, sedie e tavolini, scelto perché consente la serenità necessaria all'espressione delle emozioni e riflessioni da parte di figli e genitori.
  • La funzione normativa del genitore. Informazioni e riflessioni per gruppi genitoriali

    Polo territoriale per le Famiglie Municipalità 12020
    L’attività rientra tra gli interventi a bassa soglia condotti dal Polo familiare e riguarda un percorso di informazione e riflessione per gruppi di genitori sulle criticità del proprio ruolo. La decisione di organizzare il percorso sul tema delle funzioni normative genitoriali discende da due motivazioni: il lavoro sinergico con i servizi sociali territoriali che evidenziano sempre più, quali bisogni emergenti del territorio di riferimento, le difficoltà dei genitori nell’esercizio delle funzioni di guida, e la risposta ad uno dei mandati del servizio Poli territoriali, ossia sensibilizzare, promuovere le riflessioni sui temi della genitorialità in ottica di aggancio e prevenzione. L’attività è proposta a due distinti gruppi, composti rispettivamente, il primo dai genitori individuati tramite le attività di promozione e pubblicizzazione del gruppo curate dal Polo ed il secondo dai genitori segnalati dal servizio sociale territoriale percettori di misura di sostegno economico. Gli obiettivi dell’attività sono i seguenti: sostenere il potenziamento delle competenze educative e le risorse personali dei genitori; costruire uno spazio neutrale di confronto in cui condividere l’analisi delle modalità di gestione dei comportamenti dei figli; proporre delle chiavi interpretative relative al disagio intergenerazionale; promuovere l’esperienza del gruppo come espressione di dinamiche di rispecchiamento e mutuo-aiuto tra i partecipanti. L’attività prevede sette incontri per gruppo, realizzati nell’arco di quattro mesi, con una durata di tre ore a incontro. I gruppi sono curati da uno psicologo e un educatore. Ogni incontro è articolato come segue: al momento di accoglienza segue l’introduzione, da parte dei conduttori, del tema trattato; la successiva fase espressiva e di rappresentazione simbolica è condotta tramite l’utilizzo di strumenti metodologici tipici del lavoro di gruppo, come circle-time, brainstorming, giochi di ruolo, simulazioni, comunicazione paradossale e debate. L’incontro si chiude con la valutazione conclusiva delle attività. I temi affrontati riguardano aspetti della vita familiare e dell’esperienza individuale di ciascun genitore, quali: il modello genitoriale, l’esperienza filiale vissuti all’interno della famiglia d’origine; il modello genitoriale praticato o auspicato; i conflitti relazionali; la trigenerazionalità; i comportamenti espressivi del disagio minorile. I gruppi si riuniscono in due spazi diversi: presso la sede del Polo e presso i locali messi a disposizione dall’Istituto Comprensivo “Fiorelli” in via Campanella. In particolare, la scuola è scelta per facilitare la partecipazione di genitori domiciliati in luoghi distanti dalla sede del Polo.
  • Una stanza tutta per noi. Il gruppo genitori come promotore di condivisione, riconoscimento e confronto

    Polo territoriale per le Famiglie Municipalità 32022
    L’attività consiste in una serie di incontri per genitori, finalizzati a un confronto in merito ai diversi aspetti dei percorsi seguiti all’interno del servizio. La scelta ricade su questa attività poiché il lavoro all’interno del gruppo ha un impatto significativo all’interno dei percorsi familiari, favorisce il rafforzamento dei rapporti di fiducia nei confronti del Polo e la costruzione di una rete di famiglie solidali tra loro sul territorio. I destinatari sono i genitori seguiti nei percorsi di accompagnamento genitoriale e di educativa domiciliare, scelti sia per facilitare il riconoscimento tra nuclei che svolgono lo stesso percorso sia per stimolare il confronto rispetto a esperienze diverse. Gli obiettivi dell’attività sono: l’elaborazione delle esperienze vissute attraverso la riflessione di gruppo, la condivisione delle informazioni e delle conoscenze acquisite durante i percorsi, trasformandole in patrimonio comune; infine, l’individuazione, tramite il confronto, delle strategie funzionali per affrontare le dinamiche familiari. L’attività è sviluppata in due moduli, ciascuno di tre incontri, e vede coinvolti due componenti dell’equipe: un educatore e uno psicologo. Il dispositivo metodologico scelto è quello narrativo, quale importante strumento di indagine esistenziale ma anche di progettualità del sé. Nell’ambito degli incontri si propongono delle letture, come “I tre Porcellini”. In seguito alla lettura, i genitori riflettono sul percorso intrapreso presso il Polo e individuano, attraverso alcune schede, i momenti in cui percepiscono la propria casa, intesa come nucleo familiare, rispettivamente di paglia (fragile), di legno (sufficientemente stabile), di mattoni (solida), come le case costruite dai tre porcellini. Tali momenti sono condivisi con il resto del gruppo. Gli incontri si svolgono nella stanza più spaziosa del Polo, che consente di accogliere un numero cospicuo di utenti, garantendo al contempo la sicurezza e il rispetto delle norme anti Covid-19.
  • I t’ sent … tu m’siee’? Percorso di gruppo per facilitare la comunicazione tra i genitori e i figli

    Polo territoriale per le Famiglie Municipalità 92021
    ***Murales I t’ sent … tu m’siee’?***
Prodotto finale gruppo genitori e figli
I t’ sent … tu m’siee’? Percorso di gruppo per facilitare la comunicazione tra i genitori e i figli L'attività consiste nella realizzazione di un percorso di gruppo per genitori e figli e, a conclusione di questo, di un murales esplicativo nella sede del Polo. L'idea nasce da una riflessione in équipe sulle esigenze emerse nell'ambito degli interventi attivi con i nuclei con figli adolescenti. Ciò che accomuna tali famiglie riguarda, da un lato, la difficoltà che riportano i genitori nella gestione dei propri figli, in particolare rispetto al tempo quotidiano trascorso al cellulare, dall'altro l’atteggiamento di chiusura che si riscontra nei ragazzi che esprimono il bisogno di sentirsi maggiormente ascoltati e compresi dai propri genitori. L’attività si rivolge a cinque famiglie coinvolte in altri interventi condotti dagli operatori del Polo, ovvero percorsi di accompagnamento familiare presso la sede del Polo e interventi di educativa domiciliare. L’obiettivo principale riguarda la possibilità di migliorare la comunicazione tra i genitori e i figli adolescenti e di individuare, insieme ai partecipanti, strategie comunicative e relazionali da sperimentare in situazioni critiche simili. Un ulteriore contributo dell’attività consiste nell’ aumentare la conoscenza negli operatori sui bisogni educativi-relazionali emergenti per migliorare gli interventi futuri. Il percorso si struttura in sei incontri a cadenza quindicinale, condotti da due educatrici dell’equipe che già conoscono le singole famiglie, in quanto impegnate nei singoli progetti familiari dei nuclei individuati. Durante gli incontri si propongono attivazioni che stimolano la capacità autoriflessiva e la capacità di confrontarsi con modalità non conflittuali. Genitori e figli lavorano in due sottogruppi distinti; al lavoro nei due sottogruppi si alternano momenti congiunti nel gruppo allargato. Il percorso inizialmente propone di riflettere sugli elementi significativi della comunicazione e della relazione tra genitori e figli. Ciascun sottogruppo individua il proprio punto di vista e immagina quello dell’altro. Le attivazioni successive sono finalizzate a mettere in comunicazione i due sottogruppi, simulando, ad esempio, un passaggio di messaggi dall’uno all’altro. Nei momenti di gruppo allargato si propone il confronto tra genitori e figli immaginando situazioni future quotidiane in cui mettere in pratica modalità comunicative differenti dal passato. Negli incontri conclusivi si propone alle famiglie di progettare insieme un prodotto espressivo che possa sintetizzare quanto emerso nel percorso. La realizzazione di un murales all’ingresso della sede del Polo funge anche da messaggio per altre famiglie che accedono al servizio. Il percorso si svolge presso la sede del Polo, prevalentemente nella stanza impiegata per le attività di gruppo. La familiarità del luogo per i partecipanti facilita anche l'approccio di ciascuno in un contesto di gruppo, dato che, solitamente, gli interventi del Polo sono rivolti al singolo nucleo.
  • I geni della Tenda: alla scoperta del nostro DNA. Laboratorio sui valori

    Laboratorio di Educativa Territoriale Centro La Tenda2021
    L’attività si colloca all’interno del settore educativo e rappresenta la tappa conclusiva di un percorso in cui i bambini, attraverso il superamento di prove, quiz e rebus, conoscono adulti autorevoli per la comunità – come medici volontari, professionisti esperti nella relazione di aiuto, etc. – la cui esperienza di vita è espressione concreta dei valori e degli obiettivi del percorso. L’attività è significativa perché consente ai destinatari di riflettere sui valori fondanti del centro educativo e che sono alla base del vivere bene insieme. I destinatari sono bambini di età compresa tra i 6 e i 8 anni (denominato gruppo Scriccioli) e i propri genitori; la finalità è quella di far conoscere, sperimentare e poi interiorizzare i valori guida, fondamentali per vivere in armonia con l’altro (come gratitudine, accoglienza, solidarietà). Tra gli effetti diretti, in particolare, si mira a tramandare questi valori ai più piccoli del LET; indirettamente, invece, si intende stimolare le famiglie ad interiorizzare gli stessi, rendendole co-protagoniste del percorso. La metodologia impiegata è quella del gioco associato al racconto autobiografico; le prove proposte mobilitano competenze cognitive, motorie e socio relazionali al fine di rendere tutti i destinatari protagonisti dell’esperienza. Nello specifico, è organizzato un percorso itinerante che interessa l’intera sede dell’associazione La Tenda: bambini e genitori, muovendosi con curiosità in spazi nuovi, attraversano “tappe-stazioni” presiedute da adulti autorevoli che raccontano la propria storia divenendo un modello di identificazione per i minori. Le persone autorevoli coinvolte ricoprono un doppio ruolo; di “narratore speciale” con i bambini; di “professionista in squadra” con gli educatori. Le attività si svolgono presso la sede del LET.