Percorsi di autonomia guidata

A partire da febbraio 2018 è stato dato avvio al progetto “Percorsi di autonomia guidata”, nell’ambito del Programma operativo nazionale città metropolitane “Pon Metro” 2014-2020, rivolto ai giovani neo maggiorenni in uscita da percorsi di accoglienza residenziale.
Il progetto nasce dall’esigenza di un intervento “ponte” tra le dimissioni dal percorso comunitario dei neo-maggiorenni e la totale condizione di autonomia. I destinatari degli interventi sono pertanto i giovani neo-maggiorenni di età compresa tra i 18 e i 22 anni che provengono da esperienze di accoglienza in comunità di tipo residenziale o in affido familiare individuati in stretto raccordo con i servizi sociali territoriali con una particolare attenzione ai MSNA che rappresentano una quota molto elevata dei minori transitati e accolti nel progetto.
La fase del reinserimento nel contesto socio ambientale, successiva alla permanenza media o lunga presso una struttura residenziale, segna per questa fascia d’età il buon esito del processo di accoglienza. Definiti “care leavers” , ossia coloro che lasciano il sistema di cura, al termine della maggiore età, i giovani che abbandonano il regime dei servizi predisposti per la tutela dell’infanzia sono esposti ad un ennesimo rischio di esclusione sociale, se non state create delle condizioni che facilitino i diversi stadi di autonomia del soggetto, nonché un’opportuna rete di sostegno che possa garantire da “effetto cuscinetto”, una quota di capitale sociale utile a garantire l’autonomia abitativa, lavorativa e relazionale.
Il programma prevede la costruzione di percorsi individuali di autonomia guidati basati sui seguenti assi di azione:
Asse 1: Abitare
a) Soluzioni abitative intermedie:
b) Sostegno all’autonomia abitativa
Asse 2 - Funzioni di accompagnamento e supporto sociale per l'autonomia:
a) Il tutor
b) Il Budget per l’autonomia
c) Le reti di supporto sociale e l’affiancamento familiare
Asse 3: formazione e lavoro
a) I percorsi di formazione
b) I percorsi di tirocinio lavorativo

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  • Ricomincio da me. Incontro con l’associazione

    2021
    L’evento riguarda un incontro tra l’associazione “Ricomincio da me” e le ragazze che fanno parte del PAG. All’incontro erano presenti le cinque ragazze del progetto con i rispettivi tutor, durante l’evento è donato ad ogni ragazza un beauty case completo con vari cosmetici e una delle ragazze è truccata da una professionista, con la finalità di mostrare alle partecipanti sia la tecnica sia l’importanza di prestare attenzione al tipo di pelle in modo da poter applicare il prodotto più idoneo e di favorire l’empowerment personale e la cura di sé. L’evento si è articolato in due momenti: una presentazione iniziale dell’associazione ad opera della fondatrice, farmacista, cosmetologa e manager napoletana che si prende cura delle donne malate di cancro attraverso trattamenti di bellezza e cosmesi specifici per la loro condizione di malattia. Un secondo momento si è realizzato nell’appartamento delle ragazze, dove si è approfondita la tematica relativa al miglioramento dell’immagine del sé attraverso piccoli accorgimenti da apportare alla loro routine quotidiana L’evento si è tenuto presso il ristorante “Il Poggio” per i suoi ampi e accoglienti spazi.
  • Una casa per tutti. Percorso sull'autonomia abitativa

    2020
    Nell’ambito del progetto Pag è organizzato un percorso di approfondimento legato ad alcuni aspetti dell’autonomia abitativa. È rilevata dall’équipe una forte discrepanza tra la realtà e l’idea che i destinatari hanno del vivere da soli, a fronte della quale gli educatori realizzano un laboratorio che mira a fornire informazioni teoriche ai destinatari, li impegna in prima persona nella ricerca attiva di un’abitazione e li mette a confronto con agenzie immobiliari e con proprietari di casa. I destinatari che partecipano a questa attività sono 10, di cui 7 ragazzi (5 stranieri e 2 italiani) e 2 ragazze entrambe italiane. La fascia di età dei destinatari è 17-18 anni. Gli obiettivi principali dell’intervento sono far prendere coscienza ai destinatari della complessità e delle molteplici responsabilità che comporta il vivere da soli. Gli effetti che si attendono sono consapevolezza del mercato immobiliare, della gestione economica e partica di una casa, delle responsabilità nella sua manutenzione, della gestione dei contratti delle utenze e delle relative fatture. L’attività realizzata a gennaio 2020 prevede due incontri, della durata di tre ore. All’attività partecipano gli educatori e i mediatori linguistico culturali del progetto che sono a supporto dei destinatari, affinché non ci siano incomprensioni per i linguaggi tecnici, e intervengono, in due momenti diversi, un referente di agenzia immobiliare e un proprietario di casa. Nel primo incontro è realizzata una breve introduzione dell’argomento alla presenza del referente dell’agenzia immobiliare. Gli argomenti trattati sono: la ricerca dell’immobile, i requisiti per prendere in affitto una casa (contratto di lavoro, busta paga, se stranieri permesso di soggiorno ecc.), le spese da sostenere (quota di compromesso, pagamento agenzia immobiliare, deposito cauzionale, prima mensilità di affitto), le diverse tipologie di contratti di affitto ecc. I partecipanti rivolgono all’agente immobiliare una serie di domande mirate a chiarire dubbi e perplessità. Gli educatori e i mediatori dell’èquipe proseguono l’intervento introducendo la riflessione sulla scelta della zona dove prendere in affitto una casa, considerando i parametri che guidano tale scelta come la distanza dal lavoro, le modalità di spostamento (autonome o mezzi pubblici), la sicurezza della zona, i servizi offerti. Nel secondo incontro è previsto un incontro con un proprietario di casa per discutere di autonomia abitativa diritti e doveri, manutenzione casa, scadenze pagamenti, rapporti con il vicinato. Nei passaggi successivi dell’incontro, gli educatori e i mediatori del progetto, attraverso la metodologia del circle time, aprono uno spazio di confronto con i destinatari affinché possano emergere e affrontare insieme paure, insicurezza, fantasie ecc. Gli strumenti utilizzati sono lavagna a fogli mobili, video proiettore, pc per la ricerca. Il luogo di svolgimento dell’attività è presso il centro interculturale sede delle attività trasversali del progetto.