Animare la strada e gli spazi pubblici

Attività che intendono promuovere una maggiore consapevolezza di sé e del territorio in cui i ragazzi e le ragazze vivono, la crescita e il rafforzamento del senso di comunità, attività finalizzate a conoscere e vivere il proprio territorio: abitare la strada, promozione della partecipazione e conoscenza del proprio quartiere.

ABITARE LA STRADA

  • Appunimm' teatro di comunità. Abitare la strada

    Laboratorio di Educativa Territoriale Gesco - Barra2019
    ***Attività teatro***L’attività riguarda un percorso, ideato, progettato e realizzato a partire da gennaio 2019, tale dispositivo rientra tra gli interventi educativi di strada progettati dal LET. Nello specifico, tale azione, si ispira all'educazione popolare e all'animazione socioculturale, derivata nell'educazione informale e non formale attraverso la pedagogia teatrale con metodi di partecipazione e cittadinanza, costruzione e rafforzamento di reti sociali. Si tratta di una serie di azioni rompighiaccio che prevedono il coinvolgimento della comunità attraverso il teatro sociale e il gioco agita su tre municipalità del comune di Napoli I, II e VI (centro, decumano, periferia). Il percorso si rivela significativo, perché pone un'osservazione interterritoriale, utilizza il corpo e il gioco come strumento educativo, facilita l’interazione, attraverso attività di ludopedagogiche. Le attività sono proposte senza proporre un setting fisso, seguendo il flusso della strada, contattando e provando ad interagire con i diversi soggetti che abitano e transitano nelle aree indicate adolescenti e, in generale, la comunità tutta. In questa azione, la strada si configura come spazio privilegiato dell’azione educativa. I destinatari sono adolescenti e giovani adulti che gravitano, oscillano, sostano in strada in diverse ore della giornata. Gli obiettivi dell’attività sono in generale, sviluppare una visione del territorio come spazio proprio di chi lo abita e far sentire la propria opinione attraverso il teatro e altre azioni; soprattutto, per i più giovani, riscoprire il tempo e il valore del gioco, dello stare insieme e dell’espressione del proprio pensiero. Negli anni si sono aggiunti la costruzione e il rafforzamento della rete sociale, la socializzazione di saperi e l'ascolto partecipativo con micro-comunità in spazi informali. L’attività di strada prevede un momento settimanale a rotazione tra le tre Municipalità, durante il quale la metà équipe inter-educativa composta dagli educatori dei tre diversi LET coinvolti (Centro educativo territoriale La bussola, consorzio Gesco, Officina dei Sogni cooperativa Assistenza Territorio, Stelle sulla Terra associazione Terra Mia). Propone diverse azioni collegate al teatro e condotte attraverso metodologie relative all’approccio della ludopedagogia e del Teatro sociale. Come su indicato le azioni si articolano in: interviste, provocazioni ludiche, installazioni corporee, incursioni meta-teatrali. Tra i diversi strumenti utilizzati, oltre il corpo degli operatori, si citano a titolo esemplificativo: teli, bongos, kamishibai, nasi, frisbee, telefoni, microfoni, social media. Gli spazi pubblici nei quali è condotta l’attività variano. Diverse azioni si concentrano nelle seguenti località: piazza De Franchis, piazza Bisignano, i giardini di Claudia Madre Russo, Corso Sirena, Palazzo di Magliano ('Ncopp'e cas'), piazza Dante e piazza Plebiscito. Canali social:

Vedi tutti

PARTECIPARE

  • "Il Quartiere che vorrei". Un'iniziativa sulla partecipazione

    L’evento dal titolo “Il quartiere che vorrei”, organizzato nell’ambito della linea di azione “Abitare il territorio”, nasce per coinvolgere bambine e bambini, ragazze e ragazzi in esperienze di progettazione partecipata per permettere loro di modificare il rapporto con l’ambiente di vita, a partire dalle loro esigenze. Per i giovani cittadini è importante immaginare di avere un ruolo nell'ideare un quartiere migliore ed essere protagonisti del cambiamento, dando forma alla loro immaginazione attraverso laboratori grafici, plastici, disegni e testi scritti. I destinatari dell’iniziativa sono tutti i minori del LET di età compresa tra 6 e 16 anni e tutti coloro che sono coinvolti durante le attività di “Abitare il territorio. L’ obiettivo è quello di utilizzare questa iniziativa come strumento per avviare un cambiamento e contribuire a una riflessione comune che renda i giovani cittadini protagonisti della comunità nella quale vogliono vivere. L’evento prevede che i partecipanti espongano le opere prodotte nel corso dei laboratori all’interno della Villa confiscata di Miano al cospetto delle famiglie, della comunità locale e dei rappresentanti della Municipalità. Grazie a questa iniziativa, bambine e bambini, ragazze e ragazzi della scuola e del LET Miavilla hanno l’opportunità di ripensare ai luoghi che quotidianamente frequentano, a partire dalle idee su come vorrebbero che fosse il quartiere in cui vivono. La metodologia utilizzata è di tipo attivo e partecipativa, selezionata per offrire a tutti la possibilità di prendere la parola e intervenire, porre al pone al centro dell’intervento i partecipanti e dare spazio ai valori positivi delle loro proposte. Gli strumenti utilizzati sono materiali fotografici, piantine del quartiere, materiali di riciclo, strumenti per le rappresentazioni grafiche. Prima dell'evento sono realizzate anche alcune interviste agli abitanti del quartiere. Alla fine del percorso è prodotto un video contenente le aspirazioni dei ragazzi nel futuro. L’evento, come si è detto, si tiene all'interno della Mianvilla.
  • Per fare una piazza. Esperienze di cittadinanza attiva

    2023
    ***Locandina***L’attività riguarda l'esperienza di cittadinanza attiva realizzata in una piazza del quartiere, nello specifico si tratta della decorazione delle panchine presenti in piazza e del percorso di preparazione della stessa. Si configura come un intervento educativo ed è significativo perché rientra nel percorso svolto durante l’anno, che pone al centro la sensibilizzazione rispetto ai temi della cittadinanza e della scoperta del quartiere. La possibilità di contribuire a un lavoro collettivo e di utilità pubblica può avere una ricaduta positiva sul rafforzamento del senso di appartenenza al gruppo e di auto-efficacia dei singoli. L'apertura al territorio, inoltre, permette ai partecipanti di parlare di sé come gruppo all'esterno del Centro, attraverso azioni socialmente apprezzate, favorendo un positivo potenziamento dell'identità del gruppo stesso. Coinvolge 14 adolescenti, con età fra i 14 e i 18 anni, che frequentano il Centro in momenti e laboratori diversi. Ha l’obiettivo di promuoverne il protagonismo e il senso di responsabilità attraverso il coinvolgimento nelle diverse fasi di realizzazione. Mira, inoltre, a potenziare competenze ed abilità di ciascuno e ad attivare le risorse del gruppo. L’attività si struttura in tre incontri di preparazione e due di realizzazione in piazza, organizzati da tre operatori. Negli incontri preliminari l'educatrice utilizza una tecnica ispirata al metodo del Caviardage: i partecipanti lavorano su un testo e, attraverso motivi decorativi e la riflessione su parole chiave, ne ricavano la “poesia nascosta” e scelgono insieme le parti da “intrecciare”, ricomporre e riportare sulle panchine. Questa tecnica offre l’opportunità di individuare le parole rispondenti al proprio sentire per dare forma alla poesia. La condivisione di gruppo aiuta i partecipanti a raccontare il processo meta-cognitivo che hanno messo in atto durante la scelta delle parole, esprimendo motivazioni ed emozioni che li hanno guidati a farlo. La decorazione delle panchine è affidata ai ragazzi che si sono alternati negli incontri preparatori. Lo strumento utilizzato in questa fase è il cerchio, sia per la condivisione delle regole per agire sull'arredo e lo spazio urbano sia come momento finale di condivisione dell'esperienza vissuta. Il primo incontro è pubblicizzato sui social e aperto alla cittadinanza ed è proposto come azione di animazione, poiché i partecipanti del laboratorio di teatro mettono in atto azioni che coinvolgono tutti i presenti. Il secondo incontro è finalizzato al completamento del lavoro con attività di sensibilizzazione nei confronti dei passanti. Le attività preliminari si svolgono in sede. La scelta di un luogo al chiuso assicura la concentrazione e l'utilizzo di materiali e strumenti in uno spazio comodo per tutti. Le attività di pulizia e decorazione si svolgono in una piazza del quartiere, Largo Francesco Celebrano, che necessita di interventi di riqualificazione.
  • Il nostro Carnevale Sociale di Soccavo. Esperienze di protagonismo nel laboratorio di Cittadinanza Attiva

    Laboratorio di Educativa Territoriale L'Orsa Maggiore2023
    ***Locandina del Carnevale sociale Soccavo 2023***Nell’offerta educativa del LET Or.Ma è incluso il laboratorio di cittadinanza attiva, rivolto a tutti i gruppi di età compresa tra 6 e 16 anni, con specifici percorsi progettati insieme ai bambini e ai ragazzi, che mira a favorirne il protagonismo e la partecipazione, stimolandoli ad adoperarsi in un’azione concreta per gli altri e riconoscendosi così come dei veri cittadini attivi. Nello specifico, in occasione delle festività del carnevale, il laboratorio di cittadinanza attiva si struttura nell’organizzazione, prima, e nella realizzazione, poi, dell’evento del Carnevale Sociale di Soccavo, che coinvolge tutti i gruppi dell’educativa, stimolando i ragazzi sia a confrontarsi sul proprio quartiere e sulla condizione di emarginazione delle periferie, sia ad adoperarsi concretamente nella realizzazione di un evento di protagonismo per l’intera cittadinanza. Nell’organizzazione dell’evento del carnevale sono coinvolte diverse realtà territoriali (Cprs, Parrocchia della Medaglia Miracolosa, Scout Agesci Na VIII, le scuole del quartiere, etc.), nell’ottica del rafforzamento e dell’ampliamento della rete. Tale percorso educativo nasce da un’intensa collaborazione con l’associazione Gridas di Scampia, che annualmente lancia il tema del carnevale cittadino, il quale viene poi declinato in ogni quartiere in funzione del confronto tra le specifiche realtà territoriali. Quest’anno il tema elaborato a Soccavo è stato “Senza Titolo” in riferimento alla persistente condizione di marginalità sociale che affligge da tempo questa periferia, un carnevale di rivendicazione che rifiuta cliché e stereotipi che ci circondano e sceglie di stare dalla parte degli ultimi. In tale percorso educativo i diversi gruppi di ragazzi delle varie fasce d’età sono stati coinvolti interamente sia nella fase della progettazione che nella realizzazione dell’attività. Nello specifico, i ragazzi, in un primo momento, hanno discusso sul tema e come realizzare maschere e costumi per rappresentarlo al meglio. I diversi gruppi hanno scelto, utilizzando attività e metodologie differenti in funzioni dell’età, di creare delle maschere/cornici che incorniciassero il proprio viso o corpo, diventando così ciascuno un’opera d’arte senza un titolo definito. In una seconda fase, i diversi gruppi si sono incontrati con le varie realtà territoriali, al fine di lavorare insieme alla realizzazione del carro o delle istallazioni che hanno caratterizzato la sfilata dell’evento. Tali incontri hanno favorito lo scambio e l’arricchimento di tutte le realtà coinvolte. Infine, tutti i gruppi insieme alle proprie famiglie, guidati dagli educatori, hanno partecipato alla sfilata, che si è articolata per le principali strade del quartiere, riconoscendosi come un unico gruppo che cammina insieme, che ha la potenza di cambiare ciò che non piace, vivendo un momento di festa collettiva di gioia e di riscatto. Tale percorso educativo è stato realizzato nel corso di 45 giorni, da inizio gennaio al 21 febbraio, giornata dell’evento conclusivo. Gli incontri tra le divere realtà territoriali sono stati realizzati inizialmente con cadenza settimanale per poi intensificarsi a ridosso dell’evento, ed hanno avuto luogo in spazi verdi del quartiere (Parco S. Costantino e Parco Sissi) e all’interno delle diverse sedi degli enti coinvolti (Sede dei LET, Cprs, Parrocchia della Medaglia Miracolosa, etc.). Approssimativamente a tale percorso hanno partecipato circa 200 persone tra bambini, ragazzi e genitori.

Vedi tutti

CONOSCERE IL PROPRIO QUARTIERE

  • Tracce di Sanità. Visita guidata e rappresentazione teatrale

    2023
    ***Momento delle prove***Le attività educative proposte dal laboratorio “Tracce di Sanità” hanno come punto di arrivo la costruzione e la messa in scena di una visita guidata nel rione Sanità attraverso sketch teatrali. Il percorso è significativo perché risponde alle esigenze, rilevate dagli operatori, di valorizzare e potenziare il rapporto tra i partecipanti e il territorio di appartenenza. I destinatari sono giovani italiani e stranieri, di età compresa fra i 12 e i 19 anni. L’obiettivo specifico è creare un prodotto finale che valorizzi e diffonda l’importanza di alcuni luoghi del rione. Più in generale, l’attività favorisce la formazione di una coscienza civica, artistica e culturale; inoltre, grazie a momenti di aggregazione, migliora lo sviluppo dei rapporti interpersonali e la comunicazione fra pari e fortifica le abilità relazionali e sociali in un momento di crescita. Gli incontri si tengono una volta a settimana e si intensificano in vista dello spettacolo. Sono coinvolti in questa attività un educatore del progetto, un esperto teatrale e una guida turistica. I primi appuntamenti si caratterizzano per le attività di icebreaking e gli esercizi per l’accrescimento della consapevolezza. Nelle fasi seguenti i partecipanti si dedicano alla lettura, riscrittura e interpretazione di un testo teatrale, associata ad attività di ricerca e studio del patrimonio storico-artistico del territorio. Successivamente i partecipanti sono accompagnati nella scelta e ricerca di materiali, costumi e oggetti di scena. Nella serata conclusiva il pubblico, composto da amici, famiglie, addetti ai lavori e membri di altre associazioni, assistono al prodotto finale. Gli incontri iniziali si svolgono in ambienti raccolti all’interno del Complesso, senza accesso al pubblico, in modo da favorire la concentrazione e lo studio. Successivamente, i partecipanti interagiscono costantemente con i luoghi che sono oggetto della visita teatralizzata conclusiva: il chiostro, la Basilica e la cripta del Complesso di S. Maria della Sanità. Scegliere questi spazi è un modo efficace per consentire ai partecipanti di relazionarsi al luogo e di consolidare il loro rapporto con la storia.
  • Mostra grafica in cortina. Laboratorio di fotografia

    Laboratorio di Educativa Territoriale Bambù2022
    All’interno delle attività educative dedicate al territorio è stato proposto ad un gruppo di bambini di partecipare ad un laboratorio grafico da concludersi con una mostra dei loro prodotti artistici. L’attività, che si è rivolta ai più piccoli che al pomeriggio abitavano il quartiere, ha una valenza educativa oltre che preventiva. Via Luigi Crisconio detta “San Rocco” è una lunga strada costellata di abitazioni popolari, un territorio in cui gli operatori hanno incontrato bullismo, volgarità e aggressività relazionale. Si tratta di un quartiere molto chiuso, che teme il cambiamento e che ha difficoltà ad aprirsi al nuovo. Più che il risultato finale del laboratorio, la valenza dell’attività sta nel provare a portare il modello educativo nel quartiere. Proporre una modalità alternativa dello stare insieme, mostrare la possibilità di cooperare per raggiungere un obiettivo, far sperimentare la capacità di rispettare un appuntamento, promuovere il protagonismo dei più piccoli, rinforzare i successi che arrivano dopo l’impegno e dare visibilità ai ragazzi nel loro ambiente, sono gli effetti indiretti e nascosti dietro la richiesta di provare a disegnare insieme e di farlo nel loro ambiente, sul muretto o negli spazi della Chiesa di San Rocco. Gli educatori, incaricati delle attività sul territorio, hanno raggiunto il gruppo con regolarità una volta alla settimana in orario pomeridiano, portando ogni volta l’occorrente per far disegnare i bambini e proporre loro nuovi lavori da concludere. Svolgere il laboratorio nel loro quartiere è servito per mostrare come vivere il territorio differentemente: per questo la scelta di allestire la mostra dei loro prodotti in una delle cortine del rione, dopo aver ottenuto il consenso del vicinato. Nonostante la diffidenza degli abitanti, per l’attenzione che un evento simile attira, gli educatori sono riusciti ad appoggiare i disegni dei ragazzi alle mura dei palazzi, dando colore e armonia al degrado del luogo, altrettanto evidente: la mostra doveva essere non solo facile da allestire ma anche da smantellare, per la preoccupazione di alcuni che tutto potesse tornare come prima. Il giorno della mostra, i bambini diventano i protagonisti che accompagnano i visitatori alla scoperta delle loro opere. L’intero vicinato ha partecipato con grande entusiasmo.
  • Le scale della cultura: un'opera di street art. Laboratorio di lettura e creatività

    Centro diurno Progetto Oasi2022
    Le Scale della CulturaL’attività riguarda la realizzazione di un’opera di street art sulle scale di via Luca Samuele Cagnazzi, nella III Municipalità del Comune di Napoli, dove abitava il famoso poeta napoletano Ferdinando Russo. Nasce dall’idea di voler difendere e celebrare i libri e la cultura attraverso le immagini, coinvolgendo bambine e bambini che vivono nel quartiere. I destinatari sono i minori di età compresa tra 9 e 13 anni che partecipano alle attività del Centro, scelti in base ai loro moduli laboratoriali di appartenenza. L’obiettivo è avvicinare bambini che si recano a scuola e adulti che vivono o passano per il quartiere alla cultura, far riscoprire l’importanza dei libri e di coloro che hanno contribuito a rendere la città di Napoli famosa in tutto il mondo. L’iniziativa prevede attività laboratoriali per tutto il mese di giugno, dal lunedì al venerdì. Tali attività sono condotte dagli educatori del Centro e sono basate su: lettura di libri, verbalizzazione da parte dei bambini dei libri letti; scelta dei titoli da utilizzare per la realizzazione dell’opera, rappresentazioni grafico-pittoriche direttamente sulla scala. Su ogni alzata dei gradini c'è, infatti, il titolo di un libro, di una poesia o di una favola letta e commentata nel corso del laboratorio. Le attività sono svolte nella sede del Centro e nei pressi della scalinata. La “Scala culturale” è stata presentata nel corso di un evento tenutosi a luglio 2022, al quale hanno preso parte bambine e bambini del Centro con le loro famiglie, la Municipalità e alcuni rappresentanti della regione Campania.

Vedi tutti