Giocare

Giochi, sport e attività ludiche per divertirsi, integrarsi e stare assieme. I giochi e lo sport servono a trasformare le dinamiche relazionali al fine di creare benessere e facilitare l’inclusione e acquisire nuove regole di gioco e di convivenza.

GIOCHI DI GRUPPO

  • Vuoi giocare con me? Sfide tra squadre a colpi di pace e gentilezza

    Laboratori di Educativa Territoriale Gesco - Secondigliano2022
    ***Prima giornata***Dopo la pandemia da Covid 19, che ha comportato un’uscita lenta e accompagnata da timori e stanchezza emotiva crescenti, le notizie diffuse dai media circa il conflitto armato scoppiato tra Russia e Ucraina, hanno avuto un forte impatto sui bambini e sulle famiglie. Gli educatori rilevano l’esigenza di spiegare ai bambini e ragazzi del LET cosa sia la guerra e quanto sia importante educare alla pace come pratica quotidiana, come stile di vita da adottare a partire dai piccoli gesti. Da queste riflessioni nasce l’idea di progettare un percorso educativo a tappe rivolto ai tre gruppi divisi per fasce d'età dai 6 ai 16 anni, ispirato alla ludopedagogia, sul tema della pace. I ragazzi hanno disputato delle vere e proprie sfide ludiche nel cortile della sede del LET, una volta al mese, da marzo a luglio 2022 presso l’Istituto Denza. Per disputare le “sfide” è stato scelto il gioco in quanto è ritenuto uno strumento educativo ad altissimo valore formativo, un pretesto per comunicare, capire, conoscere gli altri e se stessi, maturare il proprio rapporto con il mondo. In ogni “sfida” è stato affrontato uno specifico aspetto inerente al tema della pace. Il setting di gioco è stato allestito definendo gli spazi di azione per ciascun gruppo/squadra con tappeti/erba, predisponendo i materiali utili, e con la diffusione musicale. Di seguito sono indicate alcuni dei giochi realizzati nel corso degli incontri. Nell’attività “Le parole della gentilezza” all’accoglienza ciascun gruppo è stato sollecitato a riflettere sul valore della gentilezza e a scrivere una parola gentile ai compagni; i partecipanti hanno costruito un totem utilizzando materiali riciclati, una sorta di scultura, a cui hanno associato uno slogan ispirato alle parole gentili che si sono scambiati e che infine hanno presentato ciascuno agli altri gruppi. “Dentro e fuori” coinvolge i bambini agganciati durante le attività educative di strada. I temi della giornata sono stati la contaminazione e l’inclusione; le squadre sono state intenzionalmente mescolate e includendo anche i bambini esterni che, per l’occasione, sono stati invitati in sede. La giornata è risultata particolarmente significativa in quanto, attraverso le attività, anche i minori meno propensi all’accoglienza hanno avuto la possibilità di sperimentare il concetto di legame e di inclusione. Nella Caccia al tesoro i minori divisi in squadre hanno svolto la propria caccia. Gli indizi da risolvere hanno condotto ciascun gruppo al proprio tesoro, consistente in oggetti scelti appositamente con l’intenzione di sollecitare la costruzione di una scenetta teatrale, gioco conclusivo di ciascuna squadra, ispirato al tema della condivisione. Insieme alle mamme, iniziativa particolarmente significativa che ha previsto per una giornata il coinvolgimento delle mamme che hanno partecipato con gioia. In occasione della giornata conclusiva, nel parco dell’istituto Denza, le sfide si sono trasformate in festa. Tutti i ragazzi, in un grande girotondo, hanno giocato tenendo, metaforicamente, “il mondo nelle mani” per valorizzare il concetto di appartenenza e di rispetto di tutte le forme di Vita. All’aperto, le attività sono state svolte in un clima di reciprocità e spensieratezza.
  • Il gioco della fiducia. Laboratorio sulla fiducia

    Centro diurno Santa Chiara2021
    ***Il gioco***
Momento iniziale di scambio visivo tra i partecipanti"Il gioco della fiducia" è un'attività educativa che rientra nell'ambito del laboratorio Ludo Ergo Sum, che prevede diverse attività ludico-ricreative, quali ad esempio: giochi di gruppo, di squadra, da tavolo, di logica, con le carte, musicali e giochi di altri tempi. L’attività è significativa perché promuove un processo di sviluppo emotivo, intellettivo e relazionale dei partecipanti, educando al rispetto delle regole, al confronto, alla competitività, all’autoconsapevolezza e alla gestione delle emozioni. Questo gioco si rivolge ai minori tra i 10 e i 16 anni e presenta le seguenti finalità: allenare le capacità attentive mediante un linguaggio non verbale e favorire un’esperienza di fiducia nell’altro e reciproca collaborazione, elemento basilare per la funzionalità di ogni relazione umana e per la costruzione di una sana autostima nei minori. Gli incontri si tengono ogni settimana, con una durata di un’ora circa. Partecipa e coordina le attività un educatore di riferimento. Ai ragazzi viene introdotta la tipologia di gioco che si andrà a svolgere e le relative finalità, vengono spiegate le regole e fornite le indicazioni, dopodiché si passa allo svolgimento del gioco. Alla fine degli incontri i minori e l’educatore ripercorrono quanto avvenuto, rintracciando e ridefinendo verbalmente i momenti più significativi. Le attività ludiche si svolgono in spazi specifici, interni ed esterni, del Centro (stanza grande, palestra, salone, cortile, giardino) e si servono, a seconda del gioco, di strumenti diversi (palle, carte, giochi da tavolo, segnaposti, corde, etc.).

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SPORT

  • Mini Olimpiadi: giochi in movimento. Laboratorio sportivo.

    Laboratorio di educativa territoriale Raggio di Sole2023
    L’attività consiste in un percorso di preparazione atletica e sportiva in vista delle mini-olimpiadi che si tengono nel LET. È scelta per la sua valenza educativa e risponde alle osservazioni degli operatori in merito a una carente abilità di coordinazione dei movimenti in simultaneità e successione dei partecipanti. Il percorso è rivolto a tutti i minori del LET, tra 6 e 16 anni, suddivisi in due gruppi in base all’età. Gli obiettivi da perseguire sono: coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre/saltare, afferrare/lanciare); classificare, memorizzare e rielaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso. È previsto un incontro settimanale per ciascuno dei due gruppi, della durata di un’ora. Partecipano al percorso quattro educatori, dei quali due curano la fase di riscaldamento mentre gli altri organizzano i materiali per la conduzione dell’allenamento e dei giochi. Sono proposte attività analoghe per entrambi i gruppi per rispondere alle difficoltà riportate anche dai partecipanti della fascia di età maggiore (10-16 anni). L’attività è articolata in percorsi: frequenti i percorsi a ostacoli, seguiti da esercizi sui materassi o con la corda, per concludere con giochi che prevedono l’uso dei palloni da basket, da calcio o da pallavolo. Gli strumenti utilizzati sono dunque palloni, cerchi, corde, coni, ostacoli e materassini. Le esercitazioni avvengono con metodo deduttivo: l’allenatore offre indicazioni per favorire il ragionamento autonomo dei partecipanti, suggerendo i come, dove e perché delle esercitazioni. L’attività si conclude con le mini-olimpiadi, durante le quali i partecipanti sono divisi in squadre che si confrontano, in un determinato lasso di tempo, in diversi percorsi. La squadra vincitrice ottiene un premio simbolico. Le attività sono svolte nella palestra dell’Istituto scolastico in cui ha sede il LET.
  • Educare alla disciplina e alla competizione sportiva. Laboratorio di judo

    Centro diurno Fondazione Fabozzi2023
    ***Dimostrazione con maestro***L’attività riguarda un laboratorio sportivo incentrato sul judo, che promuove un’educazione fisica completa. Il Centro diurno, grazie ad un protocollo di intesa con l'Associazione sportiva dilettantistica GymNagar Futura, ha la possibilità di proporre ai partecipanti la pratica di questa disciplina che, oltre alla sfera puramente fisica, ha un ruolo determinante in termini psicologici, educativi e sociali, forma alla socialità, alla lealtà, all’amicizia, al rispetto delle regole e all’accettazione delle sconfitte: tutti aspetti fondamentali nel processo di crescita. Per tale motivo questo percorso risulta significativo. Tale attività, rivolta a tutti i minori partecipanti al Centro, viene differenziata in due corsi in base all’età di questi ultimi per poter proporre percorsi più adeguati. Gli obiettivi perseguiti dunque sono duplici, atti a stimolare l’equilibrio mentale e fisico. Da un lato si educa al rispetto delle regole, della gerarchia e delle norme generali per il vivere civile e si incentiva lo sviluppo di capacità psicologiche come l’autostima, la concentrazione e il controllo dell’aggressività. Dall’altro, si aiuta a fortificare il corpo garantendo un equilibrato sviluppo delle caratteristiche auxologiche del singolo e stimolando e perfezionando la qualità dei gesti e dei movimenti. Le attività si concretizzano in un’ora di pratica settimanale per ogni gruppo. La metodologia utilizzata, sia segmentaria che globale parte da movimenti molto semplici, stimolati con attività ludico- motorie, e serve per creare gli input motori necessari alla realizzazione di un lavoro che interessi tutto il corpo e che quindi renda possibile la realizzazione delle tecniche del judo. I corsi sono portati avanti da due maestri, tecnici del judo regolarmente iscritti alla Fijlkam, unica federazione riconosciuta dal CONI. L’ambiente in cui si pratica tale attività è il dojo, nel nostro caso presso la sede della GymNagar in piazza Cesarea a Napoli.
  • Mazzate 'a cecate : quando l'aggressività diventa sana. Laboratorio sportivo di rugby

    Laboratoratorio di Educativa Territoriale San Vincenzo2023
    ***La rabbia affettuosa***
Il momento che precede la partita diventa un motivazionale per la squadraL’attività riguarda un percorso sportivo incentrato sul rugby. Questo sport presenta una forte valenza educativa ed è scelto per contrastare il comportamento competitivo e aggressivo che spesso emerge nei bambini durante le attività dei LET. In questo percorso sono mutuate le metodologie teoriche e pratiche del rugby, nonché il suo regolamento che vede l’utilizzo esclusivo delle mani e un forte impatto fisico, utile agli educatori per lavorare con i bambini attraverso un linguaggio a loro conosciuto. La strategia più significativa è certamente il terzo tempo, con un importante riadattamento: differentemente dalla natura di convivialità tra i giocatori delle due squadre in competizione che questo momento ricopre nelle partite, nell’impostazione educativa esso rappresenta un momento di confronto e restituzione in plenaria degli stili cognitivi, emotivi e comportamentali vissuti durante il gioco, per poterli ridefinire in gruppo. Rivolto ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, l’obiettivo specifico del percorso è promuovere uno stile comportamentale e relazionale rispettoso delle comuni regole sociali, con un particolare focus sull’aggressività quale emozione lecita da provare, ma da gestire e modulare rispetto ai contesti e alle situazioni di vita. L’attività prevede un incontro settimanale della durata di un’ora e trenta ed è strutturata in tre fasi: teoria, il riscaldamento e l’allenamento;la partita; il terzo tempo. Le prime due fasi sono gestite da un esperto iscritto alla Federazione Rugby Italiana coadiuvato dagli educatori, che si concentrano principalmente sull’osservazione dei comportamenti dei bambini. La fase conclusiva è gestita direttamente dagli educatori, con la possibilità di includere l’esperto per valorizzare alcune dinamiche osservate durante il gioco. In questa fase, gli educatori hanno la possibilità di intervenire e guidare la riflessione al fine di accompagnare i bambini ad una responsabilità rispetto alle regole date e una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni. Per realizzare l’attività sono utilizzati gli spazi esterni ed interni della sede operativa del LET, al fine di poter mostrare ai partecipanti un uso polifunzionale dei luoghi che quotidianamente vivono.

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DANZA

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CAMPI ESTIVI

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